domenica 22 novembre 2009

1st YPSSI European Summer Camp - 20-27 august 2009

La prima azione concreta messa in campo da YPSSI è stato il 1st YPSSI European Summer Camp. Tenutosi a Le Cheylard, in Francia dal 20 al 27 agosto 2009, è stato finanziato dal Programma Europeo Youth in Action. In questa occasione sono stati coinvolti settanta giovani europei - studenti, lavoratori, disoccupati - allo scopo di costituire una piattaforma giovanile che affianchi YPSSI partecipando all’elaborazione di nuovi progetti. Tra loro quattro italiani: Laura, Chiara, Ilaria e Matteo.



Durante il Summer Camp, i giovani si sono confrontati tra loro, con scienziati e membri della Commissione Europea e hanno preso parte ad alcuni momenti formativi. Il lancio dell’iniziativa è consistito in un laboratorio sull’Unione Europea durante il quale è stata utilizzata la metodologia “scenario workshop”. I ragazzi hanno lavorato collettivamente ad una proiezione mentale della società europea che, con gli strumenti e le conoscenze a loro disposizione, hanno immaginato possa realizzarsi nel 2015.
Da questa attività sono stati estrapolati alcuni temi capitali dai quali non si può prescindere pensando allo sviluppo di una società: diritti, educazione, scienza, economia. La strategia di base delineata dai giovani partecipanti al fine di promuovere l’evoluzione dell’attuale società europea verso quella progettata collettivamente per il 2015, consiste in una radicale e condivisa riforma dell’intero sistema scolastico europeo. A tal fine si è cercato di individuare delle linee guida precise: più pensiero critico e più unità.



I giovani europei quando parlano di unità intendono senso di appartenenza e auspicano, attraverso la promozione della conoscenza, l’eliminazione della xenofobia, della paura del cambiamento e della superstizione. Intendono l’eliminazione del gap che ancora oggi separa economicamente e culturalmente Europa dell’Est ed Europa dell’Ovest. E quando pensano ad un’identità comune dichiarano di volerla raggiungere attraverso il riconoscimento e la valorizzazione della diversità culturale, con l’obiettivo di promuovere aggregazione, lavoro di squadra e partecipazione dei cittadini nei processi decisionali.

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