domenica 22 novembre 2009

Nascita della piattaforma europea Ypssi

Durante la Scuola Scienza e Società ad Ischia dal 23 al 25 ottobre 2009, Chiara e Matteo hanno raccontato l’esperienza vissuta in seno alla piattaforma europea Young People and Science in Society Issues YPSSI.



La storia raccontata dai ragazzi fonda le sue radici nel processo avviatosi nel 2000, quando i capi di stato e le maggiori personalità dei paesi membri dell’Unione Europea si sono riuniti in Portogallo e hanno dato vita alla Strategia di Lisbona con l’obiettivo di fare dell’Europa “l’economia basata sulla conoscenza più competitiva del mondo entro il 2010”.
A partire da quella data, una serie di progetti finalizzati al raggiungimento dell’obiettivo definito a Lisbona ha preso l’avvio. In questo contesto è nato il progetto europeo Young Europeans within the Building of a Knowledge-based Society. Commissionato dalla Presidenza Francese dell’UE, da aprile a novembre 2008 ha coinvolto direttamente trecento giovani europei e indirettamente centinaia di ragazzi e ragazze in tutti gli stati membri. Durante sette mesi di lavoro comune essi hanno prodotto un documento, consistente in un preambolo e ventisei suggerimenti, indirizzato alla Commissione Europea e volto a comunicare il punto di vista e il contributo della gioventù europea alla costruzione in Europa di una società basata sulla conoscenza. Il documento, votato dai 300 giovani riunitisi a Parigi in assemblea plenaria, è stato consegnato ufficialmente al Commissario Europeo per la Scienza e la Ricerca Mr Janez Potocnik e al Ministro Francese dell’Insegnamento Superiore e della Ricerca M.me Valerie Pecresse. Per le sue dimensioni il progetto è stato definito come il primo e più grande esempio al mondo di democrazia partecipativa coinvolgente i giovani.





Le conclusioni in merito risultano non banali o scontate, ma anzi vigorose e potenti: le ventisei raccomandazioni e il preambolo si focalizzano, in prima istanza, sul concetto di conoscenza, definita in maniera molto diversa rispetto alla classica e tradizionale trattazione che ne forniscono le istituzioni. La conoscenza, infatti, viene intesa nella sua dimensione pratica, teorica, democratica, scientifica, letteraria, filosofica, politica, sociale, artistica, creativa… insomma, una trattazione complessa e articolata e non meramente ispirata a principi economici. Si precisa, poi, come essa debba necessariamente essere un bene comune condiviso. Questo aspetto è importante, perché riguarda il futuro dei giovani. Concerne la futura società e il futuro mondo del lavoro, che i giovani auspicano possano essere democratici. A tale scopo, essi ribadiscono più volte come, dunque, i giovani non possano più prescindere da un’attiva cittadinanza e da una sentita e informata partecipazione al cosiddetto processo di decision-making.
Dalla sperimentazione avviata durante il progetto Young Europeans within the Building of a Knowledge-based Society ha avuto origine nel mese di febbraio 2009 la piattaforma europea Young People and Science in Society Issues YPSSI.



I ragazzi italiani, venuti a raccontare la loro esperienza ad Ischia, hanno definito il processo cui stanno partecipando arricchente, entusiasmante e coinvolgente e si sono dichiarati pronti a condividerla con chiunque dal sud al nord dell’Italia abbia un età compresa tra i sedici e i trenta anni con l’obiettivo di moltiplicare esperienze come questa e diventare sempre più rappresentativi del nostro Paese e dell’Europa. Ma soprattutto per invitare i coetanei a prendere parte alla progettazione collettiva e condivisa del proprio futuro.

Chiara Marani & Matteo Morigi

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